giovedì 21 aprile 2011

Riflessioni sulla rievocazione

Permettetemi di parlare di rievocazione partendo da questa foto.

Natale di Roma Aprile 2011
foto da facebook
di Rocco Russo


Questa foto rappresenta un passo nel futuro del fenomeno di living history. Esso è un movimento limitato nella società, prende qualsiasi classe sociale, ma soprattutto è la manifestazione di una passione e di una presa di coscienza dell'importanza della Storia, anche nella nostra contemporaneità.

Molti nella rievocazione si pongono il "problema" degli extracomunitari. Non si parla di razzismo e di sessismo, ma di mettere le persone al giusto posto. Okkei, detta così è brutta, ma denota solo il tentativo di cercare una credibilità estetica di ogni personaggio.

Il problema è che noi siamo viziati da una visione europeacentrica, dove i tratti somatici sono tutti uguali (mediamente, intendo) e anche la struttura fisica pure.

Se parliamo di Impero Romano ci viene da pensare che tutti parlassero romanesco e avessero un aspetto italico.
Invece nell'impero Romano c'erano truppe ausiliare germane o numide, i cui tratti non erano molto omogenei; ma soprattutto tutti potevano ottenere la cittadinanza romana indipendentemente da dove erano nati. Quindi l'Africa era romana quando la Gallia o il nord Italia. Un romano poteva avere la pelle scura e sedersi anche al senato (quando si aprì alle popolazioni non italiche) o girare su una lettiga e avere un sacco di schiavi bianchi. Ve lo immaginate? Dovete, se no non avrete mai l'idea di come era variopinta quell'epoca.

Anche noi medievali ce lo siamo chiesti e le risposte sono state varie ed eventuali.
La prima risposta è stata: facciano i mercanti, ambasciatori o visitatori del loro luogo di origine. Anche sì, però...
E se uno volesse ricostruire un personaggio italiano? Qualcuno pone il divieto.
Ragioniamo.
Prima di tutto l'Italia era terra di conquista e dominazioni e sedentarietà. Di conseguenza, non chiudiamoci gli occhi, di matrimoni misti più o meno legalizzati (non parliamo poi dei figli di nessuno, magari frutto di violenze). Quei figli non possono essere nascosti sotto il tappeto, ma in base alla loro origine avranno ricoperto un ruolo. Ci saranno stati i figli di contadini, ma anche figli di re (ah, qualche principessa che arriva dai margini dell'Europa...). La genetica si mischia...assomigliano un po' alla madre e un po' al padre...ecco qua una popolazione non proprio europea come la intendiamo noi!
Quindi il rievocatore interessato può ricoprire il ruolo che vuole.
Sbaglio?

Seconda opzione. Le crociate (il mio periodo).
Ah, un fenomeno che darebbe da mangiare a un sacco di persone in rievocazione!
Infatti bisogna ricordarsi che non solo vi erano truppe e movimenti che dall'Europa si muovevano verso la Terrasanta, ma vi erano anche regni costituiti da europei, ma insediati su città e popolazioni medio orientali.
E qui si ricasca sui matrimoni!
Volete che gli usi e i costumi non si mischiassero?
Volete che non si utilizzassero truppe del luogo?
Volete che non ci fossere cristiani in loco e quindi equiparabili agli europei, ma con aspetto differente?

Leggendo nei particolari la Storia e cercando di usare un minimo di fantasia, si può immaginare una popolazione varia, mischiata, con inflessioni diverse, con culti magari simili, in tutte le epoche, soprattutto quelle più lontane da noi.
Certo in certi momenti e in certe situazioni non diventa credibile (mi vengono in mente gli Spartiati), ma la foto all'inizio è la dimostrazione più veritiera della Storia; è più filologica di molti vestiti cuciti a mano alla luce di candele di sego.

Meditate gente, meditate!