domenica 23 gennaio 2011

Ritorno al futuro

Sono un rievocatore antico...Molti miei colleghi pur di trovare l'oggetto e il dettaglio che serve loro, non solo girano il web ma comprano anche e senza problemi. Perchè il web è come un grosso bazar pieno di cose meravigliose e di artigiani dalle mani miracolose.
A me i soldi virtuali inquietavano, ma alla fine ho ceduto. E ho ricevuto il mio primo pacco...



Ora mi toccherà riprendere il mio inglese scolastico e capire un sacco di cose...E se sarà, toccherà cercare anche il secondo volume...

lunedì 17 gennaio 2011

Abiti islamici

Chi fa il rievocatore deve spulciare di tutto per poter ricostruire il periodo interessato.
La parte più divertente è quando ti "tocca" andare alle mostre.
Sabato mi è arrivato il catalogo (grazie Commendatario!) della mostra vista il 9 gennaio a Milano. Quante cose meravigliose che posso continuare a vedere! Se non riuscite a vedere la mostra, ma siete interessati al periodo, ordinatelo alla casa editrice Skira.




Fra tutti i reperti quello che voglio farvi vedere (visto che riguarda uno dei due argomenti che dovrebbero guidare questo blog) è un abito femminile dell'Iran orientale della fine del XIII sec-inizio XIV secolo.
La foto non rende l'effetto della leggiadria e del gran lavoro di ricamo che lo adornano.



Stupiscono le lunghissime maniche (credetemi molto lunghe). Come le portavano? Le mani venivano del tutto coperte?
Stupisce anche il buco per la testa che risulta piccolissimo (spiegabile comunque con una stazza logicamente molto più esile e minuta di quella odierna), ma soprattutto decentrato. Vedendolo dal vivo ci siamo chiesti come potessero indossarlo...
Il tessuto è simile alla garza e quindi presuppone l'utilizzo di un primo abito sotto. Di che colore? Scuro per dare maggiore risalto al ricamo? Chiaro per amalgamare il tutto?

Lo stesso ricamo che nella foto risulta nero, ma che in realtà è un marrone molto scuro.
Il punto che viene usato dovrebbe essere il blackwork o almeno gli assomiglia molto. E la cosa non è curiosa perchè mentre in Europa questa tecnica ha il suo massimo splendore nel periodo elisabettiano, in medio oriente era diffusissimo da tempo.


Per chi fosse interessato a saperne di più di questa tecnica vi consiglio questo sito veramente fatto molto bene e pieno di cose interessanti anche per imparare questo ricamo.

sabato 15 gennaio 2011

Mansio on tour: Milano!

E' passato un anno dal primo esperimento della "Mansio on tour" (Torino. La mostra sui "Cavalieri". Dai Templari a Napoleone). La replica è stata all'altezza, anche se abbiamo cambiato città e argomento, anche se la Storia Medievale è comunque il sottofondo.
"Al-fann. Arte della civiltà islamica".  A Palazzo Reale, proprio a fianco del Duomo, potrete vedere quanto qui introdotto.
Appena mi arriverà il catalogo mi soffermerò a segnalarvi alcuni pezzi veramente interessanti. Quello che posso dire è che non potete perdervela! Finirà il 30 gennaio e quindi non avete molto tempo...
La fortuna è stata poi la poca presenza di persone, mentre alla nostra destra il Museo del Novecento, appena aperto, vedeva una bella coda serpeggiare verso la piazza, come alla nostra sinistra per la mostra di Dalì.
Il prezzo del biglietto di €9 è più che onesto, visto il numero enorme di reperti esposti, di alta qualità. E se prendete anche l'audioguida (€5 per quella singola, €8 per quella doppia), potrete notare che a volte può essere inutile, perchè non aggiunge niente di più di quello scritto sui pannelli, ma a volte sottolinea dei particolari che difficilmente si notano.
Ottima cosa aver messo delle panchine lungo il susseguirsi delle sale, ma abbiamo notato che entrare a un certo orario può essere poco salutare...Mi spiego. Siamo entrati alle 11, 30 e ne siamo usciti alle 15. Senza aver mangiato se non per la seconda colazione all'autogrill di Fiorenzuola, quindi appena dopo Parma. Eravamo orami in crisi glicemica! Potevamo svenire...o sbranare un qualche custode. E non sarebbe stato un bello spettacolo. Perchè non fanno un punto ristoro a metà tragitto? Eravamo talmente affamati che ci siamo goduti il panino del Burger King come se fosse quasi una manna...
Scherzi a parte, il vero difetto della mostra è l'illuminazione. In certi momenti è veramente troppo debole per poter apprezzare certi dettagli (ecco che torna utile l'audioguida per sottolineare la visione di alcuni dettagli). Certo se mi avessero dato anche un panchetto per capire come uno stupendo abito orientale fosse stato cucito e con quali punti ricamato, io sarei stata molto contenta, ma capisco che le mostre non calcolano che i visitatori possano essere rievocatori. Eheheheheheh!
Un altro difetto è il bookshop. Assieme a cose interessanti, come i cataloghi delle mostre precedenti (stupendo quello dei kimono giapponesi...Purtroppo non ne ricordo il titolo...uffi!) e i libri d'argomento (ma quasi nessuno della storia medievale medio orientali), c'erano anche cose abbastanza inutili e di dubbio gusto. Nessuna cartolina. Perchè? Ricordo quando andai a Treviso a vedere una mostra sull'antica Cina, mi portai a casa delle belle cartoline sui guerrieri di terracotta, esposti nella stessa. Qui nisba! Troppo caro per le cose belle, troppo inutile per i ricordini.

Una volta fuori, le chiacchere continuano ad allietare una giornata grigia e uggiosa, ma lo sguardo si posa sul Duomo (impossibile non notarlo!). Ammetto che sono sempre stata fortunata e mi sono trovata a Milano con giornate soleggiate, quindi nel ricordo il duomo è chiaro fuori e scurissimo all'interno con maestose vetrate che filtrano la luce. Ma non è così! Il Duomo è screziato con base grigia chiara, con venature rosate. Sono rimasta sbalordita. Devo tornare a vederlo...


lunedì 10 gennaio 2011

I tempi non grammatici

http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2011/01/04/foto/terme_romane_turchia_allianoi-162338/1/?ref=HRESS-17

Prima di leggere il post, andatevi a leggere questo servizio sul National Geographic.

Fatto?

Allora continuate.
Mi sono sempre chiesta, come tanti credo, fino a che punto le rovine del passato possano impedire il progresso dell'umanità nel proprio presente; fino a che punto si può prevaricare la vita dei nostri avi. In fin dei conti il coesistere fra passato e presente è molto difficile.
Quando poi si parla della ricca Europa allora sembra che tutto sia più facile, perchè in teoria abbiamo soldi, mezzi e attenzione; mentre se si parla dei paesi in via di sviluppo allora possiamo passare sopra a tutti gli scempi. Come se non bastasse la guerra e l'ideologia a fare danni...
Io una risposta non ce l'ho. Lo ammetto.
Perchè pur amando fortissimamente il passato, mi rendo conto che non possiamo rimanere fermi a guardare alle nostre spalle, come se fossimo dei Giani monodirezionali. Non possiamo impedire che i nostri contemporanei lascino il segno del proprio ingegno o della propria estetica. Sempre che ci sia dell'ingegno o solo dell'ego smisurato...

Però mi chiedo perchè proprio di lì doveva essere costruita la diga? Mah...

Fatemi sapere cosa ne pensate...

giovedì 6 gennaio 2011

Concerto natalizio

Ammetto di scrivere con ritardo, ma sapete com'è...la vita a volte è complicata...

Comunque sia, il 23 dicembre, l'antivigilia di Natale, alla Chiesa di Santa Croce a Parma, io, l'Oscura Sorella e fratel Eustrazio ci siamo goduti un bel concerto di musica medievale, grazie alla Schola Medievale e Schola Gregoriana del Coro Paer.





I cori, maschile e femminile, si sono alternati dando vita a un contraltare di sensazioni ed emozioni, rigidamente divisi nella serietà del gregoriano maschile e nella leggiadria del canto femminile.
I canti risalgono tutti, o almeno la maggior parte, al XIII secolo.
Un salto nel passato che rende maggiormente vivo il periodo che rievoco, che mi permette di capire meglio, soprattutto nel gregoriano, l'ambiente ecclesiastico dove i templari si muovevano.
L'acustica della chiesa, piccola e molto accogliente, ha reso tutto molto suggestivo ed evocativo.
Mi ha molto incuriosito il coro femminile...



Non so niente di musica antica. Non me ne intendo proprio. La ascolto emotivamente, cercando di immaginarmi lo scenario in cui si doveva muovere; cerco di capire cosa volesse significare per gli uomini e le donne del passato e se ha lo stesso valore che ha per noi ora. Quindi non saprei darne un giudizio tecnico. Anche se mi sono comprata il cd doppio (erano arrivati i fiorini di Natale in anticipo...giusti giusti per il cd. Non potevo permettermi di perdere l'occasione...).

Ma a volte basta solo aver passato una bella serata d'inverno, mentre fuori diluvia; aver lasciato i pensieri a casa e aver riso sotto l'ombrello insieme agli amici.
Tutto il resto è tecnicismo irrilevante...