venerdì 3 dicembre 2010

Lavori secondari in rievocazione

Ho iniziato un'anno fa a interessarmi alla tessitura storica.
Ho visto per tanto tempo (faccio rievocazione da 8 anni) tante solerti penelopi avvicendarsi su telai più o meno credibili, producendo cose meravigliose, ma anche esperimenti più o meno interessanti; ridendo e passando del tempo fra di loro.
Così ho voluto capire qualcosa anche io.
In realtà mi serviva per riempire il voto di attività mentre facevo la rievocazione romana...E volevo qualcosa che mi fosse congeniale, ma anche trasportabile (ho sempre la macchina piena come se facessi un trasloco tutte le volte che vado in uscita!).
Così ho scoperto il tablet weaving, cioè la tessitura di passamanerie.
E ho scoperto che la tecnica è stata utilizzata, indicativamente, fino al 1200 (il mio vero periodo di elezione e soprattutto di rievocazione). Due piccioni con una fava! O meglio due epoche con un telaio!

Però il sapere tecnico nel mondo della rievocazione è un bene prezioso che non si divulga...sempre che tu non abbia degli amici carini che ti aiutano e ti passano i bignami.
Quindi ringrazio pubblicamente Heavy, per avermi passato il libricino della Sagitta Barbarica, dove ho mosso i primi passi, anzi ho girato le prime tavolette.
http://www.sagittabarbarica.org/   (Per chi volesse contattarli e avere informazioni sui corsi)

Grazie mille anche al Sellaietto che mi ha prodotto un bel po' di tavolette in cuoio. Sì lo so che la maggior parte sono in legno, ma io non sapevo a chi farle fare e poi secondo me c'erano anche in cuoio (mica buttavano gli scarti del cuoio. I nostri avi non erano spreconi come noi).
Come vorrei un giorno poterle avere in osso, le tavolette...

Il meccanismo di per sè non è complicatissimo, sempre se si hanno degli schemi e se non si vuole partire con delle cose complicate.
Io per ora uso degli schemi semplici, anche con tante tavolette.
Poi ci sarebbe il discorso della lana. O del lino. Molte rievocatrici dicono di trovarsi bene con il lino. Io, personalmente, preferisco la lana: è elastica e si ha molto meno scarto. Certo è meno brillante del lino o del cotone.
Per appagare la mia vista uso per ora la lana merinos, la quale è morbidissima e brillante.
Ringrazio la mia "spacciatrice" di lana che pur non sapendo la follia che volessi intraprendere, mi ha consigliato sempre bene e mi ha molto incoraggiato.

Volutamente non metto foto dei primi lavori, ma del quarto, fatto con la merinos e con, credo, 30 tavolette. Questo perchè è stato il primo che mi ha dato veramente soddisfazione e coraggio nel continuare e interessarmi alla tessitura.